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Sindrome dell’ovaio policistico

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La sindrome dell’ovaio policistico è uno dei più comuni disordini endocrini nelle donne in età riproduttiva. È caratterizzata da disfunzioni ovulatorie, iperandrogenismo e presenza all’ecografia di ovaie con aspetto policistico.

RACCOMANDAZIONI DIETETICHE GENERALI:

  1. Assumere un’adeguata quantità di fibra.
  2. Ridurre gli zuccheri semplici e controllare l’apporto di carboidrati complessi.
  3. Ridurre il consumo di grassi in particolare i grassi saturi.
  4. Preferire metodi di cottura come: il vapore, microonde, griglia o piastra, pentola a pressione, piuttosto che la frittura, la cottura in padella o bolliti di carne.
  5. Seguire le raccomandazioni per una corretta alimentazione nella popolazione generale in merito alla riduzione di grassi soprattutto di origine animale, di bevande ed alimenti ricchi di zuccheri e all’assunzione di adeguate porzioni di frutta e verdura.
  6. Non saltare mai la colazione.
  7. Consumare pasti completi (carboidrati + proteine + verdura) a pranzo e cena.
  8. Evitare i pasti costituiti quasi esclusivamente da carboidrati (come ad es. pasta al pomodoro, focaccia semplice o alle cipolle, risotto allo zafferano).

Alimenti da evitare:

  • Condimenti grassi come burro, lardo, margarine, pancetta, panna, salse in genere.
  • Dolciumi come creme, prodotti da forno soprattutto se farciti, gelati, caramelle perché molto ricchi in grassi saturi e zuccheri semplici.
  • Frittelle, patatine e altri alimenti fritti o ricchi in grassi come focacce.
  • Bevande zuccherine come cola, acqua tonica, tè freddo, ma anche succhi di frutta.
  • Alcolici e superalcolici.
  • Frattaglie: fegato, cervello, reni, rognone, cuore.
  • Insaccati ad elevato contenuto di grassi saturi come salame, salsiccia, mortadella, ecc.
  • Formaggi ad elevato tenore in grassi saturi e colesterolo come gorgonzola, mascarpone e formaggi grassi stagionati.

Alimenti da consumare con moderazione:

Le patate, essendo ricche di amido, possono essere consumate occasionalmente perché provocano un aumento della glicemia dopo il pasto. È preferibile consumarle fredde (ad esempio in insalata) per ridurne l’indice glicemico.

Frutta molto ricca in zuccheri come banane, cachi, fichi, uva, ma anche frutta disidratata e sciroppata.

Sale. È buona regola ridurre quello aggiunto alle pietanze durante e dopo la cottura e limitare il consumo di alimenti che naturalmente ne contengono elevate quantità (alimenti in scatola o salamoia, dadi ed estratti di carne, salse tipo soia).

Alimenti da incrementare:

  • Verdura, almeno una porzione ad ogni pasto, cruda o cotta.
  • Frutta da consumare ogni giorno in numero di due/tre frutti di medie dimensioni. La frutta andrebbe consumata con la buccia (ben lavata), limitare i frutti più zuccherini precedentemente citati.
  • Riso, pasta e pane integrali in alternativa ai corrispettivi raffinati (almeno la metà dei cereali consumati dovrebbero essere integrali). Preferire pasta o riso cotti “al dente”.
  • Pesce (fresco o surgelato), da preferire a tutti gli alimenti ricchi di proteine. È consigliabile consumarlo, nelle dosi prescritte, almeno tre volte alla settimana preferibilmente cucinato alla griglia, al forno, al vapore, arrosto.
  • Affettati, la scelta va limitata al consumo di quelli più magri (prosciutto cotto, crudo, bresaola, speck, arrosto di tacchino e pollo) privandoli del grasso visibile nelle quantità consentite nella dieta senza superare le due volte la settimana.
  • Carne: manzo, vitello, vitellone, pollo, coniglio, tacchino, lonza di maiale, cavallo, scelte nelle parti più magre e private del grasso visibile. Cucinate alla griglia, arrosto, bollito, al forno o anche in umido purché il tutto venga cucinato senza far friggere i condimenti.
  • Latte e yogurt scremati o parzialmente scremati.
  • I legumi (ceci, fagioli, piselli, fave, ecc.) sono un’importante fonte di proteine vegetali (possono pertanto essere considerati dei veri e propri secondi piatti). Si consiglia di consumarli in associazione ai cereali (1 o 2 volte alla settimana) componendo così dei piatti unici.
  • Bere almeno 1,5 litri di liquidi al giorno